Harvey Milk non fu solamente un militante gay, fu prima di tutto un politico in grado di promuovere i diritti e le istanze di libertà di tanti suoi concittadini,
un vero politico a 360 gradi che suscita in noi una certa nostalgia se messo a confronto con il triste scenario della politica odierna.

La sua più grande vittoria fu la sconfitta della Proposizione 6 che promuoveva l’allontanamento degli omosessuali da alcuni ambiti lavorativi e di formazione, fu una
vittoria sorprendete per quegli anni e che fornisce l’occasione per riflettere su quali siano stati gli errori che hanno portato alla recente sconfitta della Proposizione 8
lo scorso autunno 2008 che ha cancellato la possibilità di avere il matrimonio per le coppie gay californiane, segnale funesto che ha scosso moltissimo la comunità lgbt statunitense.

I gay alla riscossa dei propri diritti come fu per i neri, ha commentato la rivista The Advocate, quasi a chiamare ad un nuovo impegno dopo le recenti scottanti sconfitte
del movimento lgbt statunitense contro l’esultanza dei partito anti-gay che a suon di milioni di dollari di campagna stampa è riuscito a portare a casa il risultato spingendo nell’angolo le coppie gay che già si erano sposate.

Vien spontaneo il confronto con la situazione italiana, con il movimento nostrano che di vittorie importanti non ne ha mai ottenute, perennemente diviso da interessi lontani da quelli della comunità, costretto ai margini e incapace a tutt’oggi di ritagliarsi un proprio spazio di cittadinanza e di rappresentanza autentica nell’agone politico.

Ne discutiamo assieme:

Giovedi 29 Gennaio 2009 – alle ore 19.00

In sede.

Si proseguirà la serata con il spostamento al multisala per la visione del film.

Per lo sconto del biglietto di entrata al cinema e per la condivisione del viaggio – car sharing – potete inviare un’email.