A pochi giorni dai fatti di Treviso la stampa ci da notizia di un preoccupante ritorno di episodi di violenze e d’intolleranza, un fenomeno che merita la giusta attenzione per cercare di arginare sul nascere episodi di razzismo e d’incivile “degenerazione” delle democrazie europee.

Viste le reazioni che abbiamo raccolto in questi giorni cercheremo di organizzare un incontro (aperto a tutti – chiarimento a favore dei molti eterosessuali che ci hanno scritto) per discutere assieme del tema, per sondare meglio se vi sono ragioni fondate di preoccupazione per le persone omosessuali e le minoranze in genere nella pedemontana veneta. Per informazioni fate riferimento alla nostra email.
—————————–

Dal Sole24Ore del 20 Agosto 2007

Allarme intolleranza in Europa: aumenta la violenza contro ebrei, musulmani e omosessuali.

Non più continente modello per i diritti umani. In Europa i «crimini dell’odio» si stanno diffondendo con velocità preoccupante. Secondo la « Hate crimes survey», il rapporto pubblicato dall’organizzazione Human Rights First, l’Europa sta conoscendo un aumento degli atti di violenza motivati da intolleranza razziale, religiosa e sessuale: sono anche più numerosi di un decennio fa. E sono soprattutto i paesi dell’Europa dell’est, nuovi membri dell’Unione Europea, a destare le preoccupazoni più forti.

«La violenza scatenata dall’odio rimane un serio problema per l’Europa – ha affermato Maureen Byrnes, direttrice di Human Rights First – Solo pochi governi come quello di Francia, Germania e Regno Unito hanno organizzato dei sistemi di monitoraggio di questo genere di crimini, mentre molti altri non hanno statistiche sul problema, aspetto che ne testimonia la sostanziale indifferenza».

La ricerca evidenzia come in alcuni paesi ci siano dei veri e propri focolai di intolleranza: ad esempio, in Russia c’è stata una proliferazione di crimini contro le minoranze etniche e religiose, 54 solo nel 2006. In Germania, i crimini commessi da estremisti hanno raggiunto il numero più alto da quando il sistema di monitoraggio è stato inaugurato, nel 2001, e fra 2005 e 2006 sono aumentati del 20%.

Anche gli atti di violenza antisemita sono in crescita, e molto più frequenti rispetto a dieci anni fa: sotto questo aspetto, la situazione è preoccupante soprattutto nell’Europa dell’est, dove stanno aqcsuiendo importanza gruppi politici che si rifanno alle ideologie antisemitiche dell’Ottocento. Ma la religione ebraica è sotto tiro anche in Francia, dove fra 2005 e 2006 gli atti di violenza contro gli ebrei sono aumentati del 6,6%.
Sono invece in diminuzione, ma ancora numerosi, i crimini di natura islamofoba, dopo il picco che seguì gli attentati nella metropolitana di Londra nel luglio 2005: se però in Europa occidentale è la paura del terroprismo a scatenare la vioelnza contro i musulmani, nell’Europa orientale prevalgono le motivazioni ideologiche.

«Gli Stati europei – si legge nel rapporto – devono porre fra le priorità politiche la necessità di combattere i crimini legati all’odio razziale». Secondo Human Rights First, gli strumenti si trovano nelle mani dei governi europei: le conclusioni del rapporto invitano all’adozione di leggi che prevedano pene adeguate per tali reati, a stabilire dei sistemi ufficiali di monitoraggio dei crimini legati all’odio, e ad adottare una politica di tolleranza zero.