Torna la violenza nei confronti di persone omosessuali, un episodio grave avvenuto alle porte di Padova nel parcheggio di un locale, minacciati e aggrediti fisicamente due ragazzi friulani che avevano trascorso la serata a Padova con degli amici. Si tratta di un episodio preoccupante che sfocia in violenza fisica e che merita una ferma condanna.
Va detto che dopo l’avvio dato dal governo al disegno sui DICO la comunità omosessuale avverte un clima di maggiore insicurezza, un’impennata del livello di non tolleranza fomentato pure dalle dichiarazioni di alcuni esponenti della chiesa cattolica; molti persone provano timore ad uscire perché percepiscono che il clima si è surriscaldato, tanti anni di lotta alle discriminazioni messe a rischio dalle uscite non avvedute di chi gode della ribalta offerta dai media.
Vi sarebbe da riflettere sulle modalità mediante le quali nel nostro paese si svolge il confronto politico, una democrazia salda e matura può discutere di qualsiasi tema mantenendo il controllo del dibattito stesso, evitando certe degenerazioni che rischiano d’intaccare il carattere di democraticità della discussione, al contrario la cronaca italiana riporta un confronto basato più sul dileggio che sul confronto dei temi, un metodo esecrabile sul quale conviene soffermarsi a riflettere.
Con uno sguardo al calendario, si avvicina la data del Family Day, guelfi e ghibellini affilano le armi, non si può che auspicare che il buon senso possa prevale e che il carattere laico della nostra Repubblica possa garantire un approccio dialogante e di mediazione tra modi di sentire diversi e le reciproche tentazioni di contrasto.

Hanno cercato di strangolarmi
Notte di paura a Padova per Guerrino Dipierro, infermiere di Tolmezzo

Padova. Aggredito, picchiato, minacciato e quasi strangolato perchè gay. Questo quanto è capitato sabato scorso nella periferia padovana, a Guerrino Dipierro, trentatreenne tolmezzino, infermiere professionale nonché vicepresidente del circolo Arcigay “Nuovi passi” di Udine.«Mi trovavo con alcuni amici a trascorrere la serata in un pub di Curtarolo – racconta Dipierro – avevo fatto conoscenza con una ragazza ed un ragazzo all’interno del locale. Ci siamo intrattenuti a chiacchierare. Ho spiegato di avere competenze nel campo dei massaggi e ho dato una piccola dimostrazione. Quando siamo usciti dal locale, dopo i saluti, il ragazzo mi ha cheisto se sono omosessuale. Ho risposto di sì. Pochi attimi dopo, lui con altri due amici, mi si è avventato addosso, strattonandomi, cercando di strangolarmi e scaraventandomi a terra gli occhiali».

«A quel punto è intervenuto per difendermi uno dei miei amici, Nicola Minchio di Padova – prosegue Dipierro – che ha tentato di separarci, ma è stato sbattuto a terra ed ha perso i sensi. Quando dall’interno del locale, richiamati dalle urla, sono uscite alcune persone per cercare di intervenire, i tre picchiatori, dall’accento padovano, sono scappati in auto, tentando tra l’altro di investirci». In seguito sono stati allertati i soccorsi e le forze dell’ordine che, secondo quanto testimoniato da Dipierro e dall’altro amico presente Massimiliano Bunz di Cervignano del Friuli, sono giunti in notevole ritardo. «Prima di ricevere soccorso adeguato ed avere finalmente l’assistenza delle forze dell’ordine è passato molto tempo; al 118, mi sono qualificato come infermiere professionale ed ho descritto la situazione chiedendo l’intervento immediato di un mezzo idoneo per il soccorso – racconta ancora Dipierro – l’ambulanza è arrivata dopo 40 minuti, cinque minuti dopo dall’arrivo dei Carabinieri». «Il personale inviato non era però formato a gestire la situazione e per le cure abbiamo dovuto attendere un secondo automezzo – continua – in seguito siamo stati trasportati al pronto soccorso di Camposampiero dove al sottoscritto sono state diagnosticate contratture al collo e contusioni al setto nasale con prognosi di 10 giorni, saliti a 15 secondo quanto attestato dalla visita a cui mi sono sottoposto domenica pomeriggio a Tolmezzo. Mentre il mio amico Nicola per la contusione alla gamba destra, ne avrà per 8 giorni». Ieri sera sono andati in Questura a Padova a sporgere denuncia contro ignoti: «Ma ci è stato detto di ritornare in quanto gli uffici erano già chiusi», afferma. Oggi si ripresenteranno».

David Zanirato

Techonorati Tags: