Basta alla violenza omofoba.

Cumunicato in risposta alla notizia apparsa su Bassanonet.it

http://notizie.bassanonet.it/attualita/12024.html

E’ sempre buona occasione ricordare che l’intenzione per la quale si organizzano le manifestazioni del Pride non è quella di ostentare, semmai di fornire un’opportunità di visibilità a chi vive una condizione di discriminazione e spesso di segregazione che in molte occasioni è segnata da un profondo dolore.
Per certi versi diamo per scontato, purtroppo, che ogni civile gesto, ogni proposta, ogni richiesta venga mal interpretata e accusata preventivamente di ostentazione. Stiamo lavorando su questo aspetto, consci che in Europa le manifestazioni del Pride sono contese dalle città e sono vissute come un momento di serena condivisione, partecipazione e affermazione di cittadinanza per i componenti della comunità.
Sia chiaro siamo disponibili a migliorare la nostra comunicazione, ci teniamo a dirlo e nel contempo ringraziamo Bassano del Grappa, i bassanesi per la simpatia e per il sostegno che ci hanno dimostrato lo scorso giugno in occasione del Pride.

Siamo lieti che il nostro Pride abbia rotto un lungo silenzio in Veneto, che dalla nostra realtà sia partito il ritrovato desiderio tra associazioni LGBT venete di tornare a collaborare, ad ascoltarsi e a voler dialogare con i cittadini del Veneto.
E’ stato un segnale forte per tutta la comunità omosessuale veneta e non solo bassanese.
Vorremmo che fosse questo lo spirito: di dialogo, di dignità, di inclusività e civismo, l’eredità che lasciamo ai Pride che verranno.
Un lascito importante che viene dalla nostra città e dal suo eroico Pride.
E infine una nota triste, dolorosa, una ferita.
Il Bassano Pride 2012 è stata segnato dalla violenza di un pestaggio, un primato italiano e che ha attirato pure le attenzioni degli osservatori europei contro i crimini d’odio. Dal rammarico che ne è venuto è sorto il desiderio di impegnarci ancor di più per informare, per mettere in atto ogni utile ed opportuna azione d’ informazione sulla nostra realtà, sulla nostra reale condizione di vita. Solo lottando contro l’ignoranza, forse, potremo prevenire nuovi gesti di violenza discriminatoria.