Si ce lo siamo chiesti pure noi perché questo ragazzo di Este, per le cronache Ruggin Alberto, abbia deciso di scegliere la ribalta degli studi di Canale 5 per dichiarare la propria omosessualità, di certo ognuno è libero di compiere le proprie scelte e noi siamo pronti a rispettarle.

Ci siamo pure uniti alla condanna per l’allontanamento dal coro parrocchiale, giudicando come non sufficiente la condizione di omosessuale del Ruggin per motivare questa esclusione dall’oratorio e dalle pratiche parrocchiali, questa chiusura ha tutto il sentore di una discriminazione. Ma forse è stata la modalità del “venir fuori” che ha preso alla sprovvista il parroco, che ci auguriamo avrà modo di ponderare la propria scelta vista l’approccio di non esclusione da sempre praticato nella propria pastorale dalla diocesi di Padova.

Di certo il Ruggin ha dato prova di saper superare in tempi celeri questa vicenda, passando da un’intervista all’altra e assumendo immediatamente un’importante carica nel movimento omosessuale. Rapidi sviluppi che lasciano dietro di se una scia di domande e di dubbi.

Da parte nostra, lungi dall’emettere un giudizio, ci preme sottolineare come il tema della discriminazione e delle difficoltà a riconoscersi e a manifestarsi nella propria condizione di omosessuale, non debba essere oggetto di uso strumentale, di un lasciarsi andare ad un finto piagnisteo velato di vittimismo che potrebbe mostrasi controproducente e stancante, la sofferenza di molti omosessuali quella vera che tutt’oggi persiste nella nostra società, merita un po’ più di rispetto.