bassano

Bassano del Grappa la Giunta comunale per la piena parità delle celebrazioni delle Unioni Civili.

Con la delibera della giunta comunale di ieri 23 Agosto 2016, il Comune di Bassano sposa le pari opportunità per le cerimonie che uniranno civilmente le coppie dello stesso sesso: si applicheranno “le norme relative ai matrimoni” dichiara il Sindaco Riccardo Poletto, con pieno accesso per le celebrazioni alle sale storiche della sede municipale, del museo e di palazzo Sturm.

Il Circolo Tondelli esprime soddisfazione per questa scelta della giunta comunale, un importante segnale di apertura al dialogo verso la nostra comunità LGBT che ci auguriamo possa essere seguito a breve anche da altre amministrazioni del territorio.

(fonte Il Giornale di Vicenza del 23.08.2016)

Qui di seguito il comunicato stampa emesso dall’amministrazione comunale di Bassano del Grappa:

Unioni civili: la Giunta comunale offre la possibilità di celebrarle nelle stesse sedi pubbliche dei matrimoni civili.
“Siamo felici di annunciare – comunica l’assessore Giovanni Cunico ­ che a Bassano sarà possibile celebrare da settembre le prime Unioni Civili per le coppie omosessuali, dopo l’approvazione del Parlamento del DDL Cirinnà. Un traguardo storico che l’Amministrazione comunale ha voluto raggiungere al più presto, accelerando i tempi per la predisposizione degli strumenti per registrare gli atti, grazie alla collaborazione degli uffici dei Servizi Demografici.
Finalmente quindi anche in città le persone dello stesso sesso potranno regolamentare il loro legame affettivo.”La Giunta comunale riunitasi oggi pomeriggio ha approvato una delibera che estende alle unioni civili, per analogia, lestesse modalità di celebrazione dei matrimoni civili, con la possibilità quindi di utilizzare le sale storiche del Palazzo Municipale, del Museo Civico o di Palazzo Sturm, per celebrare l’inizio di un nuovo percorso di vita.
La costituzione di un’unione civile avviene infatti mediante dichiarazione congiunta resa dalle parti di fronte all’ufficiale di stato civile ed alla presenza di due testimoni, a cui seguirà la registrazione mediante iscrizione nel registroprovvisorio delle unioni civili.
Visto che è possibile celebrare i matrimoni civili al di fuori dell’orario di apertura al pubblico degli uffici e precisamente nel pomeriggio di venerdì (dalle ore 14.00 alle ore 17.00) e nelle giornate di sabato (dalle ore 12.00 alle ore 18.00) e domenica (dalle ore 9.00 alle ore 12.00), con esclusione delle giornate di festività religiose e civili anche se coincidenti con la domenica, gli stessi giorni e orari saranno destinati anche alle unioni civili; la sala Tolio è invece stata identificata quale luogo privo di barriere architettoniche, per le celebrazioni in presenza di persone con disabilità motorie.
“Ci tengo a sottolineare – continua l’assessore Cunico ­ che a Bassano sarà possibile celebrare anche l’Unione di non residenti. Invito quindi i residenti di altri comuni del bassanese e del Veneto in cui la celebrazione delle Unioni Civili non è ancora possibile, o sta trovando ostruzione a causa dei pregiudizi di alcuni amministratori locali, a rivolgersi ai nostri uffici: a Bassano troverete porte aperte e una città accogliente”.
“Con l’approvazione della Legge Cirinnà – commenta Mattia Bindella, Consigliere comunale delegato alle Pari opportunità ­ il nostro Paese raggiunge un traguardo importante nel cammino dei diritti, della libertà e dell’eguaglianza. L’Italia è rimasta indietro per troppo tempo. Un Paese autenticamente civile, democratico e liberale non può rinunciare a quella che dobbiamo considerare una conquista di civiltà: il riconoscimento, anche da parte dello Stato, di ogni forma di amore e di convivenza, siano esse omosessuali o eterosessuali. Anche a Bassano celebreremo con convinzione le unioni civili, convinti che l’amore sia uguale per tutti. Si tratta di un passo importante, non solo per il riconoscimento dei diritti delle coppie, ma anche per quella fondamentale vicinanza umana che abbiamo il dovere di far sentire ai tanti ragazzi e alle tante ragazze che, a causa di una società che ancora troppo spesso esclude, si trovano a vivere condizioni di discriminazione, violenza e omofobia. Bassano è e deve rimanere una città per tutte e tutti, in cui l’amore non ha sesso e in cui ciascuno è prima di tutto una persona, unica e speciale, e in cui ogni orientamento sessuale, ogni identità, hanno la stessa dignità”