Riproponiamo un’intervista alla dott.ssa Annacatia Miola dell’ASL n. 3 di Bassano del Grappa apparsa sul notiziario dell’ASL “InFormaSalute” di febbraio 2010.

AIDS, conoscere per prevenire
A colloquio con la dott.ssa Annacatia Miola, Responsabile del Servizio di Educazione e Promozione della Salute -Dipartimento di Prevenzione -Ulss n.3 di Bassano.
di Paola Mazzocchin
In Italia undici persone al giorno contraggono il virus HIV. Secondo i dati 2008 del Ministero della Sanità il numero di soggetti sieropositivi è compreso tra le 170.000 e le 180.000 unità. Di questi, circa 22.000 sono pazienti in malattia conclamata, o AIDS. Il totale di persone ammalate, dall’inizio dell’epidemia, è pari a circa 62.000, di cui 40.000 già decedute.
“Nella Regione Veneto la popolazione residente con infezione da HIV ha raggiunto il considerevole numero di 10.447 casi, che cresce a circa 12.000 se si considera anche chi non sa di essere sieropositivo perché non ha eseguito il test”, ha dichiarato di recente l’Assessore Regionale alla Sanità, Sandro Sandri. Intanto gli ultrassessantacinquenni, residenti in Veneto, che hanno contratto il virus sono passati dall’1 al 3%. Le provincie che presentano il maggior tasso di incidenza di casi di AIDS sono quelle di Verona e Vicenza. “Anche a Bassano non si è mai registrato un decremento di incidenza di infezione da HIV – ci dice la dott. ssa Annacatia Miola, Dirigente Medico e Responsabile del Servizio di Educazione e Promozione della Salute (SEPS) dell’ULSS n. 3 – Attualmente i dati forniti dal Day Hospital “Malattie Infettive” del “San Bassiano” segnalano 206 casi infettati da HIV. Più della metà dei soggetti è stata contagiata attraverso rapporti eterosessuali, seguita da una quota rappresentata da tossicodipendenti, principalmente contagiati dallo scambio di siringhe contaminate da sangue infetto e comportamenti sessuali a rischio. Infine una piccola percentuale tramite il contagio da rapporto omosessuale. In generale, nonostante la riduzione della mortalità delle persone infette grazie all’uso dei farmaci specifici, è progressivamente aumentato il numero di soggetti sieropositivi che hanno contratto l’infezione da rapporti eterosessuali e che diffondono anche inconsapevolmente il virus.”
-Dott.ssa Miola, che differenza c’è tra infezione da HIV e AIDS?
-” L’infezione da HIV si ha quando il virus è presente nell’organismo, ma non ha ancora creato danni evidenti e l’infezione è quindi asintomatica. In questo caso si parla di sieropositività. Il soggetto sieropositivo trasmette l’infezione. L’AIDS è invece la malattia conclamata, che provoca gravi danni al sistema immunitario. Pertanto le persone malate da AIDS sono più esposto a infezioni rare nei soggetti sani. “
-Si parla sempre meno di HIV. Ma la parola d’ordine resta: prevenzione. Come si sta intervenendo, anche a livello locale, su un tema così rilevante?
-“Va detto che la principale via di trasmissione del virus è quella sessuale. L’emergenza dell’epidemia da virus HIV, ma anche l’aumento della frequenza delle malattie sessualmente trasmissibili (MST), insieme al riconoscimento delle problematiche legate alla violenza sessuale, hanno imposto di privilegiare la salute sessuale come ambito d’intervento specifico dei Servizi dedicati alla Prevenzione. Il Servizio di Educazione e Promozione della Salute di Bassano propone dal 2005 un programma di sensibilizzazione nei cittadini e interviene in particolare nelle scuole. Attualmente coordina il progetto formativo “Gold – One”, rivolto alle classi terze delle scuole secondarie di II grado. Si tratta di un programma attivato da un gruppo di operatori esperti e formati dei vari servizi dell’Azienda Sanitaria ULSS 3. Gli obiettivi del progetto sono quelli di trasmettere ai ragazzi conoscenze specifiche sulla tematica, promuovere comportamenti adeguati anche attraverso l’educazione alla sessualità /affettività e alla relazione, approfondendo il valore sociale, politico ed economico dell’attuale situazione epidemiologica. E’ dimostrato che promuovere l’autostima e una corretta immagine di sé negli adolescenti, può aiutarli a ritardare l’inizio della loro prima esperienza sessuale e ad assumere atteggiamenti e comportamenti sicuri”.
-La popolazione, in particolare la fascia giovanile, che percezione ha del problema?
-” Le conoscenze in ambito HIV/AIDS è abbastanza buono, sia in merito alle modalità di trasmissione, sia sul piano preventivo. Ma non sempre le persone agiscono in modo coerente. In generale si continua a pensare che il contagio riguardi solo le cosiddette categorie a rischio (omosessuali, tossicodipendenti…), mentre è doveroso ricordare che la diffusione della malattia è determinata da comportamenti a rischio che possono riguardare tutti, indistintamente.”
-Come prevenire? Quali i comportamenti corretti da adottare per evitare il contagio da HIV?
“L’infezione dell’HIV si trasmette attraverso i liquidi biologici: sangue, sperma, secrezioni vaginali. Bisogna quindi evitare i comportamenti sessuali a rischio, utilizzare il profilattico, evitare il contatto diretto con sangue infetto, eseguire il test. La diagnosi precoce è fondamentale per evitare la diffusione del contagio .”
– Come viene diagnosticato il virus HIV? A chi ci si deve rivolgere?
“Diagnosticare il virus è semplice. Basta fare un test specifico, chiamato Elisa HIV. Nella nostra ULSS si può effettuare in anonimato, senza impegnativa medica, senza appuntamento, presso il Day hospital Malattie infettive (8° piano) dell’Ospedale di Bassano, oppure presso il SerT di Bassano e Asiago, e il Consultorio familiare di Asiago.”
– Perchè è importante fare il test HIV?
-“Occorre incentivare i giovani adulti, trentenni e quarantenni, di qualunque orientamento sessuale, italiani e stranieri con comportamenti a rischio o con partner con c. a rischio ad effettuare il test. E’ necessario ridurre al minimo la fascia di popolazione “inconsapevole”, cioè tutti coloro che, non essendosi sottoposti al test, ignorano la loro sieropositività.”
-Il 1° Dicembre 1988, al Congresso Mondiale di Stoccolma, è nato “L’AIDS DAY”. Da allora, ogni anno, si celebra la “Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS”. Per l’occasione l’Ospedale cittadino ospita una mostra particolare…
-” La mostra si svolge da qualche anno presso l’atrio dell’Ospedale “San Bassiano”. Abbiamo scelto una comunicazione visiva, con la presentazione di poster realizzati dalle quinte classi del Liceo d’Arte di Nove. Elaborati molto belli, che sono frutto di ricerca e analisi dei materiali informativi raccolti dagli stessi studenti con il supporto di insegnanti e operatori del Servizio di Educazione e Promozione della Salute. Nell’occasione vengono messi a disposizione del pubblico anche depliant informativi e stampati in diverse lingue per aumentare la percezione del rischio individuale e le conoscenze dell’HIV/MST e sulle modalità di interruzione del contagio.”